Archive for Marzo, 2010

Giornata mondiale del teatro

27 Marzo 2010 1:41

Il 27 marzo anche l’Italia aderisce alla giornata mondiale del teatro. Segnaliamo tutte le iniziative regione per regione.

Ottavia Piccolo

26 Marzo 2010 5:11

Ottavia Piccolo nasce a Bolzano il 9 ottobre del 1949 ed esordisce giovanissima, a soli dieci anni, in teatro, nel ruolo della bambina cieca, sorda e muta di "Anna dei miracoli" con la Proclemer. Subito dopo, al cinema, interpreta Caterina, figlia del principe di Salina, ne "il Gattopardo" di Luchino Visconti .
La sua carriera artistica si divide tra teatro, cinema e televisione.
A teatro nel 1963 è protagonista di "Le visioni di Simone Marchand" di B. Brecht. Poi incontra Giorgio Strehler, che la dirige ne "Le baruffe chiozzotte" di C. Goldoni; subito dopo è diretta da L. Visconti ne "Il giardino dei ciliegi" e da Giannini ne "Il mercante di Venezia ". A cui seguiranno "La Calandra", "Egmont", con regia di Visconti e " Ivanov " regia di Ronconi.

Successivamente e fino ad oggi, viene chiamata ad interpretare ruoli classici e moderni da registi di elevata statura, riportando sempre un eccezionale successo di pubblico.
Al cinema, come detto esordisce con Visconti, poi "Serafino" di Pietro Germi, "Metello" (vince al Festival di Cannes) e "Bubu" entrambi diretti da Bolognin. Poi ancora, "L’Evaso" con Delon e Signoret, "L’anguilla da trecento milioni" di Saperi, "Zorro" di Tessari, "Mado" con Michel Piccoli.

Nel 1987 è nel cast de "La famiglia" di Ettore Scola ( Nastro d’argento). Interpreta poi "Da grande" di Amurri con Pozzetto, "Sposi" di Pupi Avati, "Nel giardino delle rose", "Condominio", "Barocco", "Angeli del sud".

In televisione ha interpretato diversi sceneggiati e tv-movie. Il primo, "Il mulino del po", regia di Bolchi, poi "Vita di Leonardo" di Castellani, "La certosa di Parma" di Bolognini, "La biondina" di Andrea e Antonio Frazzi, "Girotondo" di Muzii, "Mino- il piccolo alpino" di Albano, "La coscienza di Zeno" di Bolchi, "Chiara e gli altri" di Lazotti, "Il prezzo della vita" di Reali, "Donna" di Giugni e, per il ciclo "Palcoscenico" di Raidue, il drammatico "Rosanero" di Cavosi, con regia di Calenda.

Il Teatro di Santa Cecilia

15 Marzo 2010 7:12

Costruito negli ultimi anni del XVII secolo, Il Teatro di Santa Cecilia di Palermo venne inaugurato nel 1693.

Ha forma ellittica con quattro ordini di palchi. Semi distrutto dal terremoto del 1726 riaprì i battenti tra alterne vicende. Ingrandito nel 1787 all’inizio del XIX secolo fu dotato di un meccanismo che consentiva di portare il palcoscenico al livello della sala e di utilizzare il teatro come salone da ballo. Nel 1865 fu trasformato in Cafè Chantant e quindi ospitò un museo delle cere.

Ridotto a magazzino all’inizio del XX secolo fu nuovamente restaurato nel 1940 da Giuseppe Caronia che riprese sul fianco settentrionale il disegno del prospetto principale. Negli anni ’90 è stato intrapreso un ulteriore restauro che è ancora in corso.

Storia del Teatro Goldoni

1 Marzo 2010 6:12

Il Teatro Goldoni è l’unico grande teatro storico di Livorno sfuggito ai danni provocati dalle distruzioni belliche.

Nel novembre del 1842 gli impresari Francesco ed Alessandro Caporali affidarono al giovane architetto Giuseppe Cappellini la progettazione del Teatro Caporali, primo provvisorio nome del Goldoni. I lavori durarono quattro anni, dal 1843 al 1847: l’Imperiale e Regio Teatro Leopoldo fu inaugurato il 24 luglio 1847, con la rappresentazione di due opere, una diurna ed una notturna.
Nella grande sala Cappellini aveva sperimentato una ardita copertura vetrata, una soluzione già ammirata dagli stessi contemporanei.

A pochi anni dalla sontuosa "prima" il Teatro subì un rapido degrado: acquistato all’asta dal Signor Rodocanacchi, il Leopoldo fu restaurato fra il 1853 e il 1855. Con l’Unità d’Italia, il Teatro, definitivamente denominato Teatro Goldoni, fu venduto nel 1869 all’Accademia Goldoni, formatasi appositamente per il suo acquisto. In questo periodo sul palcoscenico del glorioso edificio si susseguirono le migliori compagnie dando vita ad un’indimenticabile serie di spettacoli di prosa e di opera, specialmente, nel Novecento, del livornese Pietro Mascagni.

Ai primi decenni del nostro secolo risalgono anche i primi esperimenti cinematografici tenuti nella sala. Il teatro è stato acquisito al patrimonio comunale nel 1990.