Futuradio a Bolzano: tre giorni con Rai Radio 3 tra tecnologia, ambiente e musica

Torna a Bolzano Futuradio, la festa di Rai Radio 3 che quest’anno affronta il tema “2050 – Naturale/Artificiale”. Dal 24 al 26 ottobre 2025 il Teatro Comunale – Sala Studio e l’Auditorium Haydn della città altoatesina ospiteranno tre giorni intensi di incontri, concerti, spettacoli teatrali e riflessioni sul futuro, con ingresso libero a tutti gli eventi.

La manifestazione si interroga sul rapporto tra naturale e artificiale, tra corpo e tecnologia, tra ambiente e innovazione, guardando all’orizzonte del 2050 con curiosità e spirito critico. Un programma ricco che intreccia musica, scienza, filosofia, teatro e attualità.

Venerdì 24 ottobre: corpo, tecnologia e umanità

La prima giornata di Futuradio si apre alle ore 19.00 con “Corpo, futuro”, un incontro con Vittorio Lingiardi introdotto da Pietro Del Soldà. Se il corpo fisico è più o meno sempre uguale a sé stesso, il modo in cui lo viviamo e lo pensiamo cambia sempre più velocemente. Lingiardi racconta la vita medica, simbolica e poetica dei nostri organi, sospesi tra storie antiche e immaginazioni future.

Alle ore 21.00 spazio a “TecnoUmanità?”, una conversazione condotta da Marco Motta con Ivana Bartoletti, esperta di privacy e intelligenza artificiale e fondatrice di Women Leading in AI Network, e Alfio Quarteroni, matematico del Politecnico di Milano. Ad accompagnare l’incontro la musica di Paolo Angeli. L’appuntamento affronta i temi più urgenti dell’evoluzione tecnologica: corpi che vengono curati o potenziati nelle loro funzioni, cervelli che si integrano con le macchine, robot umanoidi, forme di intelligenza artificiale sempre più versatili e simili a quelle umane. L’accelerazione tecnologica sembra rendere più vicini gli scenari della fantascienza di solo qualche decennio fa, ma solleva anche giganteschi punti interrogativi sull’etica, le questioni sociali e le scelte politiche.

Sabato 25 ottobre: ambiente, arte e intelligenza artificiale

La seconda giornata parte alle ore 10.00 con “Mi ricordo un futuro verde”, condotto da Marco Motta e Roberta Fulci. Ospiti dell’incontro sono Ferdinando Cotugno, giornalista ambientale e autore della newsletter “Areale”, Marco Albino Ferrari, autore di “La montagna che vogliamo. Un manifesto”, e Angelica De Vito, consulente diplomatica delle Nazioni Unite sulle migrazioni climatiche. L’evento sarà accompagnato dalla musica degli studenti del Conservatorio di Bolzano.

Il 2050 è l’anno in cui l’Unione Europea si è impegnata a diventare il primo continente a impatto climatico zero. Ma da quando il Green Deal è stato proposto il mondo ha cambiato volto e a pochi giorni dalla trentesima Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite a Belem in Brasile, il futuro della transizione climatica è quanto mai incerto. I 25 anni che ci separano dal 2050 sollecitano a ragionare sul rapporto tra generazioni anche sotto il profilo sociale e politico, nel nostro paese e a livello globale.

Alle ore 12.00 Pietro Del Soldà presenta “Apologia dell’avventura”, uno spettacolo con le musiche di INTERIORS/Valerio Corzani e Erica Scherl che attraverso le storie di Erodoto, le esplorazioni sudamericane di Alexander von Humboldt e le imprese poetiche di Isabelle Eberhardt e dell’Ulisse di Kazantzakis porta in scena una riflessione profonda sulla libertà vissuta come un continuo “uscire da sé” verso l’ignoto.

Nel pomeriggio, alle ore 15.00, Sara Sanzi con Valerio Corzani conducono “IL TUFFO: A.I. LOVE YOU”, un approfondimento su come l’intelligenza artificiale plasma e modifica anche i rapporti più naturali, come quelli d’amicizia e d’amore. Un tuffo fra le storie di chi ha trovato nel digitale un rimedio alle sue solitudini, con la musica dal vivo dei Dueventi (Davide Fasulo, Fabio Arcifa e Meike Clarelli). Ne parlano Carolina Bandinelli, docente all’Università di Warwick ed esperta di media e industrie culturali, Pietro Minto, scrittore e giornalista autore della newsletter Link Molto Belli, e docenti, studenti e studentesse dell’Istituto Rainerum di Bolzano.

Sempre nel pomeriggio, “LA GRANDE RADIO PER BOLZANO” propone voci di donne sul futuro come la madre dell’ambientalismo Rachel Carson, le scienziate Margherita Hack e Rita Levi Montalcini e le scrittrici Dacia Maraini e Lidia Ravera, a cura di Cristiana Munzi.

Alle ore 16.30 Andrea Cosentino porta in scena “Trash Test”, uno spettacolo introdotto da Antonio Audino in cui l’attore, autore e performer sfida l’Intelligenza Artificiale nella costruzione di un testo teatrale. Dialogando direttamente con questo congegno tecnologico, Cosentino ne racconta il funzionamento e dialoga con lui, mettendo in moto imbarazzanti duetti comici. Una riflessione sulla possibilità di utilizzare questi nuovi mezzi per trarne spunti e suggerimenti, verificando l’ipotesi che queste tecnologie possano arrivare a creare veri e propri prodotti artistici completamente autonomi.

Alle ore 17.45 Paolo Fresu presenta “QUALCOSA DI MILES”, un podcast in 3 episodi realizzato con Daria Corrias e Antonia Tessitore per Rai Radio3. Nel 2026 Miles Davis avrebbe compiuto cento anni e alla vigilia del centenario, Radio3 ha chiesto al trombettista Paolo Fresu di raccontare Davis dal suo punto di vista privilegiato di artista contemporaneo, mettendo insieme qualcosa di sé e qualcosa di Miles. A seguire, concerto di Paolo Fresu in solo che eseguirà un repertorio ispirato alla musica di Miles Davis.

Alle ore 19.00, in occasione della Giornata Mondiale dell’Opera, Andrea Penna conduce “VOCI IN BARCACCIA – Il mio canto libero”, un recital del soprano Mariam Suleiman, vincitrice della IV edizione del concorso “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!”, accompagnata da Julia Lynch, Artistic Director della Mascarade Opera Foundation di Firenze.

La serata si conclude alle ore 20.30 all’Auditorium Haydn con “PROVE APERTE”, un concerto speciale con la concertazione della Sinfonia in si bemolle maggiore, Hob. 102 di Franz Joseph Haydn con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Ottavio Dantone. Uno speciale “Dietro le quinte” per il pubblico di Futuradio e per gli ascoltatori di Radio3. L’evento sarà preceduto da un breve ricordo di Luciano Berio nel centennale della sua nascita. Il quintetto Call sarà interpretato da Gli ottoni dell’Orchestra Haydn: Nicola Baratin (I tromba), Carlo Caravaggi (II tromba), Andrea Brunati (I corno), Andrea Andreoli (I trombone) e Marco Silvio Monti (tuba).

Nel corso della giornata, “LA GRANDE RADIO PER BOLZANO” proporrà anche un estratto dell’adattamento radiofonico di “R.U.R – Rossum Universal Robot” di Karel ÄŒapek (1890 – 1938), famoso per avere dato il nome “robot” agli automi e per la forza profetica del suo lavoro, a cura di Cristiana Munzi.

Domenica 26 ottobre: storia del futuro e finale

L’ultimo giorno di Futuradio inizia alle ore 10.15 con Lisa Roscioni e “Il futuro è finito? Storia di un’idea che ha cambiato il mondo”. Un viaggio nel passato alla ricerca del futuro inteso come costruzione culturale che ha plasmato epoche, generato movimenti, ispirato rivoluzioni e prodotto inquietudini profonde. Dagli oracoli degli antichi all’immaginario sull’apocalisse, dalle profezie di Nostradamus al “naso” di Lavater, da Verne all’Angelus Novus di Benjamin, un percorso fatto di racconti, esempi, immagini e domande che invitano a riflettere sul nostro presente, in un’epoca che sembra aver smarrito la fiducia nel domani.

Alle ore 10.45 concerto classico con la pianista Mariangela Vacatello, che eseguirà un programma che spazia da Franz Liszt a Aleksandr Scriabin, passando per Wagner, Sciarrino e Ravel. Pianista di fama internazionale, Mariangela Vacatello dal 2024 è la Direttrice artistica del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Il concerto è condotto da Andrea Penna.

Alle ore 12.00 il gran finale con “TUTTA L’UMANITA’ NE PARLA”, il talkshow impossibile di Radio3 che supera i limiti del tempo, dello spazio e anche della realtà. Gli ospiti provengono da tutti i luoghi e tutte le epoche e discuteranno di futuro con Edoardo Camurri: Olympe de Gouges e Doc Brown (lo scienziato di Ritorno al futuro).

Informazioni pratiche

Futuradio – La festa di Rai Radio 3 a Bolzano 2050 – Naturale/Artificiale 24 – 25 – 26 ottobre 2025 Teatro comunale – Sala Studio Auditorium Haydn Ingresso libero a tutti gli eventi

Per gli incontri del 24 e 25 ottobre (ore 18.30 e ore 17.00) è richiesta la registrazione su triennale.org.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e rappresentano un’occasione unica per riflettere sul futuro che ci attende, tra naturale e artificiale, tra memoria e innovazione, tra corpo e tecnologia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Torna in alto