Effetto Vertigo: danza e immagini alla Fornace del Canova per Dancescreen in the Land

La suggestiva cornice della Fornace del Canova a Roma si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi della IV edizione di Dancescreen in the Land. Giovedì 9 e venerdì 10 ottobre 2025, alle ore 19:00, andrà in scena “Effetto Vertigo”, performance di danza contemporanea che vede protagonista la danzatrice Ginevra Campanelli in una coreografia firmata da Fiorenza D’Alessandro ed Edmund Kurenia.

Lo spettacolo, tratto da “Maddalene 6” di Laura Fusco, rappresenta un momento significativo del ricco programma del festival, confermando la Fornace del Canova come uno degli spazi più vitali per la danza contemporanea nella capitale.

La fusione di danza e immagini

“Effetto Vertigo” si distingue per l’innovativo approccio che fonde immagini e danza, creando un linguaggio espressivo capace di esplorare la tensione tra stabilità e disorientamento, tra presenza corporea e deformazione dello spazio. Non si tratta di una semplice performance di danza accompagnata da proiezioni, ma di una vera integrazione tra movimento del corpo e trasformazione visiva dello spazio scenico.

La performance si configura come un viaggio percettivo ed emotivo che invita lo spettatore a condividere la vertigine come condizione universale: quella del vivere in un mondo che cambia prospettiva, dove l’essere umano cerca, tra spaesamento e forza interiore, il proprio equilibrio. Questa dimensione esistenziale trasforma lo spettacolo in una riflessione sulla condizione umana contemporanea.

Una metafora esistenziale

L'”effetto Vertigo” diventa metafora esistenziale profonda: la danzatrice, corpo vivo e presente, resta il centro pulsante dell’azione mentre lo spazio intorno a lei muta, si deforma, perde proporzioni. Questa scelta coreografica non è casuale ma rappresenta la condizione dell’individuo contemporaneo, costantemente chiamato a mantenere il proprio centro mentre tutto ciò che lo circonda si trasforma.

È il racconto di una vita in bilico, dove identità e memoria si confrontano con un mondo che cambia misura, evocando la fragilità ma anche la resilienza dell’essere umano. La danzatrice diventa simbolo di questa tensione continua tra stabilità interiore e instabilità esteriore, tra la necessità di radicarsi e l’esperienza del disorientamento.

Ginevra Campanelli: corpo e presenza

Protagonista della performance è Ginevra Campanelli, danzatrice che con la sua presenza scenica riesce a incarnare le complesse dinamiche emotive e percettive che lo spettacolo esplora. La sua capacità di mantenere la centralità espressiva mentre lo spazio circostante si trasforma richiede non solo competenza tecnica ma anche una profonda consapevolezza corporea e una notevole sensibilità artistica.

Il suo corpo diventa strumento narrativo attraverso cui si racconta la ricerca di equilibrio in un mondo in costante mutamento, offrendo allo spettatore un punto di riferimento stabile in un contesto visivo volutamente instabile e cangiante.

La visione coreografica di D’Alessandro e Kurenia

La coreografia porta la firma di Fiorenza D’Alessandro ed Edmund Kurenia, due figure di riferimento nel panorama della danza contemporanea italiana e internazionale. La loro collaborazione ha dato vita a un linguaggio coreografico che sa integrare perfettamente movimento e tecnologia, corpo e immagine, creando quella che potremmo definire una “coreografia espansa”.

D’Alessandro, che è anche co-direttrice artistica di Canova22 insieme a Franz Prati, porta in questa creazione la sua esperienza consolidata nella ricerca sul rapporto tra danza e media, mentre il contributo di Kurenia arricchisce la performance con una sensibilità internazionale che apre il lavoro a linguaggi e prospettive diverse.

Il legame con “Maddalene 6” di Laura Fusco

La performance trae ispirazione da “Maddalene 6” di Laura Fusco, stabilendo un dialogo interessante tra linguaggio letterario e linguaggio coreografico. Questa trasposizione non è letterale ma interpretativa, permettendo alla danza di offrire una lettura personale e fisica del testo di partenza.

Il riferimento alle “Maddalene” evoca figure femminili complesse, cariche di storia e di significati stratificati, che la danza contemporanea reinterpreta attraverso il corpo e il movimento, liberandole da stereotipi e restituendo loro una dimensione di verità e autenticità.

La Fornace del Canova: spazio storico e contemporaneo

La location dello spettacolo merita particolare attenzione. La Fornace del Canova, situata in Via Antonio Canova 22 a Roma, non è una semplice sede espositiva ma uno spazio carico di storia e significato. L’antica fornace del grande scultore Antonio Canova è stata trasformata in spazio culturale contemporaneo, mantenendo la memoria storica del luogo e integrandola con le esigenze della creazione artistica attuale.

Questa stratificazione temporale rende la Fornace particolarmente adatta ad accogliere performance come “Effetto Vertigo”, dove il dialogo tra passato e presente, tra stabilità e trasformazione, costituisce il nucleo tematico centrale. L’architettura industriale dello spazio offre inoltre possibilità scenografiche uniche, permettendo giochi di luce, proiezioni e interventi spaziali che amplificano l’efficacia della performance.

L’Associazione Canova22

L’evento è organizzato dall’Associazione Canova22, centro attivo nella promozione della danza contemporanea, della videodanza e dei linguaggi performativi. Presieduta da Fiorenza D’Alessandro, che ricopre anche il ruolo di co-direttrice artistica insieme a Franz Prati, l’associazione gode del sostegno di istituzioni importanti come il Ministero della Cultura, il Comune di Roma e il Comune di Bracciano.

Questa rete di sostegni istituzionali testimonia il riconoscimento della qualità del lavoro svolto da Canova22, che negli anni è diventata un punto di riferimento per la danza contemporanea romana e nazionale, offrendo agli artisti uno spazio di ricerca e sperimentazione e al pubblico occasioni di incontro con le forme più innovative della creazione coreografica.

Dancescreen in the Land: il festival

“Effetto Vertigo” si inserisce nel programma della IV edizione di Dancescreen in the Land, festival dedicato alla danza contemporanea che ha saputo costruire negli anni una proposta artistica di qualità, attenta alle sperimentazioni più innovative e capace di creare ponti tra linguaggi diversi.

Il festival si caratterizza per l’attenzione particolare al rapporto tra danza e tecnologia, tra corpo e media, esplorando le possibilità espressive che nascono dall’integrazione di questi elementi. “Effetto Vertigo” rappresenta perfettamente questa vocazione, proponendo una performance dove la componente visuale non è accessoria ma costitutiva del linguaggio coreografico.

Un invito alla riflessione

Al di là della dimensione estetica e spettacolare, “Effetto Vertigo” si propone come occasione di riflessione sulla condizione esistenziale contemporanea. Lo spaesamento, la perdita di riferimenti stabili, la necessità di trovare un equilibrio in un mondo in costante trasformazione sono temi che riguardano tutti e che la danza riesce a rendere visibili e tangibili attraverso il movimento del corpo nello spazio.

La scelta di utilizzare la vertigine come metafora non è casuale: la vertigine è esperienza fisica e psicologica insieme, momento in cui il corpo perde i suoi riferimenti spaziali abituali e deve trovare nuove strategie di orientamento. Questa condizione, portata sulla scena, diventa specchio della vita contemporanea e invito a interrogarsi sulle nostre strategie di resilienza e adattamento.

Informazioni pratiche per la partecipazione

“Effetto Vertigo” andrà in scena giovedì 9 e venerdì 10 ottobre 2025 alle ore 19:00 presso la Fornace del Canova, situata in Via Antonio Canova 22 a Roma.

Per informazioni e contatti: Associazione Canova22, cellulare 335.8420.063, sito web www.canova22.com, email canova22press@gmail.com. È possibile seguire le attività dell’associazione su Instagram: @canova22roma.

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di danza contemporanea e per tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza artistica capace di parlare alla sensibilità contemporanea attraverso il linguaggio universale del corpo in movimento. “Effetto Vertigo” dimostra come la danza possa essere strumento di indagine filosofica ed esistenziale, offrendo allo spettatore non solo uno spettacolo esteticamente coinvolgente ma anche uno spazio di riflessione sulla propria condizione nel mondo.

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