?> Giuseppe Semeraro al Crita Festival con Danilo Dolci

Giuseppe Semeraro porta Danilo Dolci al Crita Festival di Cutrofiano

Mercoledì 6 agosto, alle 21, a Cutrofiano, in Piazza Municipio (ingresso con prenotazione e offerta libera) Giuseppe Semeraro porta in scena “Digiunando davanti al mare”, della compagnia Principio attivo teatro, con i testi di Francesco Niccolini, ispirato a un frammento delle vicende umane di un gigante dimenticato, Danilo Dolci, attraverso il corpo nudo del teatro.

Un appuntamento nel cuore del Crita Festival

L’appuntamento rientra nel cartellone di “Crita – Festival delle arti”, rassegna itinerante dedicata al teatro, alla musica e alla danza, a cura della cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro.

Danilo Dolci: una figura che sfugge alle classificazioni

La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati.

Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali.

Le qualità umane al centro dello spettacolo

Come spiega lo stesso Giuseppe Semeraro: “Quello che più mi interessa in questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande movimento popolare che sfociò nel grande ‘Sciopero alla rovescia’; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività”.

Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne seguì un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra.

“Piantati in asso”: il tema dell’ottava edizione

“Piantati in asso” è il tema dell’ottava edizione di “Crita – Festival delle arti”, che fino a metà settembre fa tappa a Galatone, Bagnolo del Salento, Collepasso, Cutrofiano e Maglie.

Il tema di quest’anno gioca con la parola “Asso” che dà il nome al fiume che attraversa il territorio salentino toccando tutti i Comuni coinvolti, conosciuto come Canale dell’Asso. Un’edizione dedicata all’acqua generatrice del ciclo di rinascita, abitando il territorio del fiume più lungo del Salento con un programma di spettacoli che promuove i borghi e le comunità delle aree interne.

Il significato del titolo

“Piantati in asso”, in questo caso, porta con sé il senso dell’espressione che indica l’abbandono senza preavviso ma assume anche il significato di radicamento. “È l’orgoglio del legame con la nostra terra del Sud”, spiegano i direttori artistici Mary Negro e Gabriele Polimeno, “con la consapevolezza di aspettare treni che forse tarderanno a passare. L’acqua, inoltre, è un bene primario come del resto siamo convinti che lo siano la cultura e l’arte: tutte possono dissetare l’essere umano”.

La missione del festival

La rassegna mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative.

La trasformazione dei luoghi

Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente.

Gli artisti che hanno raccolto la sfida

Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.

L’organizzazione del festival

Crita – Festival delle arti è una rassegna di teatro, musica e danza itinerante ideata e diretta da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove.

Partner della manifestazione sono i Comuni di Collepasso, Cutrofiano, Galatone, Bagnolo del Salento, Maglie e altre realtà private e istituzionali: Zeronovenove, Jata Aps, Arti Puglia, Legacoop Puglia, Distretto Puglia Creativa, Cresco, Assitej e Puglia Culture.

Un teatro che fa riflettere

Lo spettacolo “Digiunando davanti al mare” si inserisce perfettamente nella filosofia del Crita Festival, portando sul palco una figura che ha saputo coniugare impegno sociale, arte e pedagogia. La scelta di raccontare Danilo Dolci attraverso il teatro rappresenta un modo per far conoscere alle nuove generazioni un protagonista della storia italiana del Novecento che ha dedicato la sua vita alla giustizia sociale e ai diritti dei più deboli.

Informazioni pratiche

“Digiunando davanti al mare”
Con Giuseppe Semeraro
Testi di Francesco Niccolini
Compagnia Principio attivo teatro

Mercoledì 6 agosto 2025, ore 21:00
Piazza Municipio, Cutrofiano
Ingresso con prenotazione e offerta libera

Info e prenotazioni:
Tel. 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515
Email: daimon@29nove.com
Web: www.29nove.com

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