Bologna conquista un primato culturale con la nuova stagione del Teatro Duse: 97 eventi che trasformano il teatro di via Cartoleria in un laboratorio permanente di ricerca artistica e sociale. La stagione 2025/2026, presentata dalla Direzione Artistica guidata dal presidente Walter Mramor, si distingue per un approccio multidisciplinare che abbraccia tutti i linguaggi dello spettacolo contemporaneo.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA E RIFLESSIONE UMANISTICA
Il dialogo tra uomo e intelligenza artificiale trova spazio privilegiato nella programmazione attraverso “Intelligenza naturale” di Andrea Pezzi (16 febbraio), spettacolo che affronta “la trasformazione epocale che ci riguarda tutti e che influenzerà sempre di più ogni aspetto della nostra vita”. Con la regia di Clemente Pernarella e la colonna sonora di Giua, l’evento esplora le conseguenze dell’innovazione tecnologica sulla condizione umana.
La riflessione si estende ai temi della censura e del controllo sociale con “A Mirror” (22 gennaio), thriller della drammaturgia scozzese Sam Holcroft che interroga “il confine fra politica, arte e potere” attraverso un cast d’eccezione: Ninni Bruschetta, Greg Gregori, Fabrizio Colica, Paola Michelini e Gianluca Musiu.

UNIVERSO FEMMINILE: CINQUE PROTAGONISTE D’ECCEZIONE
Il ciclo DUSEracconti celebra “Storie di donne” attraverso cinque interpreti che rappresentano diverse generazioni e linguaggi espressivi. L’apertura spetta ad Anna Della Rosa (13 gennaio) con “Accabadora”, adattamento teatrale del Premio Campiello 2010 di Michela Murgia diretto da Veronica Cruciani.
Lucia Mascino introduce in Italia (4 febbraio) “Il sen(n)o” di Monica Dolan, affrontando coraggiosamente “il tema terribilmente attuale dell’esposizione precoce dei giovanissimi alla sessualizzazione e alla pornografia” nell’era digitale.
Il debutto di Concita De Gregorio al Duse (19 febbraio) presenta “Un’ultima cosa”, omaggio a cinque figure femminili del Novecento: Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Vivian Maier e Lisetta Carmi. La giornalista, accompagnata dalla musica di Erica Mou, immagina le “orazioni funebri” di queste donne come “invettiva risarcitoria finale”.
Arianna Porcelli Safonov evolve il proprio linguaggio comico (18 marzo) con “Odiario”, “inventario delle cose che dovremmo odiare e che invece ci costringono a desiderare e a comprare”, mentre Vanessa Scalera (5 maggio) abbandona i panni televisivi di Imma Tataranni per “La sorella migliore”, dramma che interroga “il significato di coscienza, di morale e sul senso di giustizia”.
EUROPA TEATRALE: LINGUAGGI SENZA CONFINI
La dimensione europea emerge attraverso la presenza della visionaria Familie Flöz di Berlino (20 aprile) con “Feste”, dove “le maschere mute, sproporzionate e grottesche” creano una “favola per adulti, in una poetica miscela di farsa e tragedia” ambientata durante un matrimonio aristocratico.
Il collettivo canadese People Watching (23 febbraio) porta “Play Dead”, nato “nella turbolenta primavera del 2020 con l’intento di esplorare nuovi modi di condividere l’intimità con il pubblico”, scandagliando “gli aspetti più belli e quelli più contorti del quotidiano”.
CORPO E MOVIMENTO: DANZA COME LINGUAGGIO UNIVERSALE
Il programma coreutico attraversa continenti e tradizioni. Il Balletto del Sud (27 gennaio) reinterpreta “Romeo e Giulietta” nell’Italia aragonese, con “scene e costumi mirabilmente tratti dai dipinti di Giotto, Piero della Francesca e Cimabue”.
Les Ballets Trockadero de Monte Carlo (26 marzo) tornano con le celebri parodie che hanno “conquistato la ribalta internazionale, portando la sua originalità e un eccellente talento artistico in oltre 40 Paesi”, dimostrando come “tecnica impeccabile e incontenibile comicità ” possano convivere.
La MM Contemporary Dance Company (23 aprile) conclude con “The Wall – Dance Tribute”, reinterpretazione di Michele Merola del concept album dei Pink Floyd che “unisce musica, danza, recitazione e video proiezioni” come “invito ad aprirsi all’esterno e al prossimo”.
PATRIMONIO LETTERARIO E CONTEMPORANEITÀ
Francesco Piccolo (11 dicembre) celebra i 70 anni della Feltrinelli con “Il Gattopardo. Una storia incredibile”, svelando “i retroscena di una delle vicende editoriali più affascinanti di sempre”. L’evento documenta come i capolavori letterari nascano spesso da percorsi tortuosi e inaspettati.
Nicolò Govoni (18 novembre) trasforma la propria biografia in “L’uomo che costruiva il futuro”, raccontando la trasformazione da “adolescente ‘difficile'” a costruttore di “scuole, educazione, indipendenza, libertà ” per bambini di tutto il mondo attraverso “un metodo di studio innovativo, che vede al centro la persona, la consapevolezza e la gioia”.
MUSICA DAL MONDO: TRADIZIONI E INNOVAZIONI
L’universo musicale abbraccia generazioni e geografie diverse. Simone Cristicchi (4 novembre) celebra “vent’anni di carriera con il nuovo progetto live ‘Dalle Tenebre alla Luce'”, mentre Nathalie Lermitte (20 novembre) rende omaggio a Édith Piaf con uno spettacolo che “dopo aver totalizzato oltre 1.000 repliche in più di 50 Paesi” torna per il “110° anniversario della nascita”.
Joe Bastianich (4 dicembre) presenta “Money”, “bilancio di una vita vissuta tra rischio, successi, cucina e, naturalmente, denaro”, trasformando l’esperienza imprenditoriale in narrazione scenica.
NUOVE GENERAZIONI: INVESTIMENTO SUL FUTURO
Il DUSEgiovani rappresenta il cuore pulsante della politica culturale del teatro. L’Orchestra Senzaspine, diretta da Tommaso Ussardi, propone “Tosca” di Puccini (17-19 ottobre), il tradizionale “Bollicine” (26-27 dicembre) e l’innovativo “Social Concert” (10 febbraio).
L’evento più suggestivo rimane la proiezione de “The Pilgrim” di Chaplin (31 marzo) “accompagnata dall’esecuzione dal vivo della colonna sonora originale, composta dallo stesso Charlot nel 1959” nella “versione restaurata, orchestrata e diretta da Timothy Brock”.
BOLOGNA BALLET COMPETITION: VETRINA EUROPEA
Dal 31 ottobre al 2 novembre, la terza edizione del Bologna Ballet Competition trasforma il Duse in “accoglierà giovani danzatori, docenti di danza e coreografi provenienti da tutta Europa”, consolidando la collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza di Belgrado.
CULTURE MONDIALI E CONTAMINAZIONI
La programmazione internazionale include la Compagnia Nazionale di Danza Irlandese (8 ottobre) con “Rhythm Of The Dance”, forte di “25 anni di tour mondiale e oltre 7 milioni di spettatori in più di 50 Paesi”.
La Beijing Academy Chinese Classical Dance Company (18 febbraio) offre “un’immersione nella danza tradizionale cinese, conservata e al tempo stesso rinnovata dalla compagnia residente presso l’Accademia di Danza di Pechino, la massima istituzione coreutica della Cina”.
MEMORIA E INNOVAZIONE: QUANDO IL PASSATO PARLA AL PRESENTE
Il programma valorizza il patrimonio attraverso riletture contemporanee. La Compagnia Corrado Abbati (15 gennaio) presenta “Cin-ci-là ” con il Balletto di Parma, operetta che “nel 2025 compie 100 anni” ma mantiene freschezza attraverso “le coreografie di Francesco Frola” e “l’adattamento e regia di Corrado Abbati”.
Lords of the Sound (5 febbraio) dedica un concerto sinfonico a Hans Zimmer, dimostrando come la musica da film abbia conquistato dignità artistica autonoma.
ENGAGEMENT SOCIALE E RESPONSABILITÀ CULTURALE
Il teatro mantiene forte impegno sociale attraverso eventi benefici. “Note di gratitudine” (21 settembre) di Demetra APS lancia “la campagna nazionale ‘L’amore che Anima’, finalizzata a promuovere una prevenzione oncologica integrata” con Franco Berrino e Beppe Carletti dei Nomadi.
Alessandro Bergonzoni (7 ottobre) sostiene la “Giornata nazionale e europea dei risvegli per la ricerca sul coma” della Fondazione ‘Gli amici di Luca’, confermando come l’arte possa diventare strumento di sensibilizzazione sociale.
CAPODANNO GENERAZIONALE: NOSTALGIA E FESTA
“’80 voglia di…’80!” (31 dicembre) della Compagnia dell’Alba trasforma l’ultimo dell’anno in “tuffo nella musica pop dei favolosi anni Ottanta”, celebrando un decennio che ha definito immaginario e costume di intere generazioni.
SISTEMA PRODUTTIVO E COLLABORAZIONI STRATEGICHE
La stagione conferma il sostegno istituzionale “in convenzione con il Comune di Bologna – Settore Cultura e Creatività ; con il contributo e il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna”.
BPER Banca mantiene il ruolo di main partner, mentre la rete dei sostenitori include “Gruppo Hera, Hotel Touring Bologna, Penske Cars, Palestre Italiane” e numerose realtà territoriali che dimostrano come il teatro sia elemento identitario della comunità bolognese.
FORMULA PARTECIPATIVA E ACCESSIBILITÀ
La campagna abbonamenti strutturata per aree tematiche garantisce personalizzazione dell’esperienza: DUSEprosa per i classici, DUSEoltre per il contemporaneo, DUSEracconti per l’universo femminile, DUSEdanza per la coreutica internazionale.
La biglietteria integrata (fisica e digitale) attraverso teatroduse.it, Vivaticket e Ticketone assicura accessibilità massima, mentre gli orari estesi “dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli” facilitano la fruizione.
MODELLO CULTURALE ESPORTABILE
Con 97 eventi che coprono otto mesi di programmazione, il Teatro Duse 2025/2026 propone un modello di gestione culturale che potrebbe ispirare altre realtà italiane. L’approccio multidisciplinare, l’attenzione alle nuove generazioni, l’apertura internazionale e l’impegno sociale definiscono parametri di eccellenza per l’industria culturale contemporanea.
La stagione dimostra come un teatro di medie dimensioni possa competere con le grandi istituzioni attraverso programmazione innovativa, rete territoriale consolidata e visione artistica coerente che fa di Bologna un punto di riferimento nazionale per la ricerca teatrale contemporanea.