Il Teatro Regio di Torino

Nella capitale del Regno di Sardegna un piccolo teatro per feste musicali e melodrammi esisteva già presso il Palazzo Vecchio di San Giovanni, residenza della corte.

Il monarca Carlo Emanuele III però, seguendo la politica di consacrazione di Torino a capitale di rango europeo che già aveva ispirato il padre Vittorio Amedeo II, avviò il progetto per un nuovo teatro. I primi disegni sono del 1731 e portano la firma di Filippo Juvarra. La costruzione del teatro iniziò nel 1737, sotto la guida dell’architetto di corte Benedetto Alfieri. Venne inaugurato il 26 dicembre 1740.

Il teatro aveva una grande sala di forma ellittica, cinque ordini di palchi e una capacità di 2500 posti. L’armonia dell’edificio e l’eleganza degli arredi raccolsero subito ampi consensi e il teatro divenne una meta irrinunciabile per i cultori di musica e più in generale per i viaggiatori stranieri che compivano il Grand Tour, alla scoperta delle bellezze della penisola.

Secondo Joseph – Jerome Le Francois (vivace memorialista autore nel 1769 di un "Voyage en Italie"), il Teatro Regio era "il più studiato, il meglio disposto, il più completo che si può ammirare in Italia; il più riccamente e il più nobilmente decorato che si abbia nel genere moderno".

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