La Bohème al Teatro Comunale di Treviso

Mercoledì 26 settembre – ore 17.00 Anteprima giovani
Venerdì 28 settembre – ore 20.45 Turno A
Domenica 30 settembre – ore 16.00 Turno C
Martedì 2 ottobre – ore 20.45 Turno B

al TEATRO COMUNALE DI TREVISO

LA BOHÈME

musica
Giacomo Puccini

libretto
Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
da “Scènes de la vie de Bohème” di Henri Murger

Personaggi e interpreti
Mimi Elena Monti /Antonella De Chiara (30/9)
Musetta Manuela Cucuccio /Daniela Schillaci (30/9)
Rodolfo, poeta Giorgio Berrugi /Piero Pretti (30/9)
Marcello, pittore Gabriele Spina /Dionisio Sourbis (30/9)
Schaunard, musicista Francesco Verna
Colline, filosofo Alessandro Spina
Parpignol, venditore ambulante Carlo Mattiazzo
Benoît Salvatore Salvaggio
Alcindoro Bruno Pestarino
Sergente dei doganieri Carlo Bonarelli

Maestro concertatore e direttore
CARLO MONTANARO

Regia, scene e costumi
IVAN STEFANUTTI

ORCHESTRA DEL TEATRO LA FENICE

ATHESTIS CHORUS
Direttore del coro
Alessandro Toffolo

Coro voci bianche San Filippo Neri
Direttore Ubaldo Composta

Coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro dell’Aquila di Fermo,
Fondazione La Fenice di Venezia; in collaborazione con Regione Veneto e Comune di Treviso
Allestimento di Bassano Opera Festival, Comune di Padova e Orchestra Filarmonia Veneta

La stagione di Teatri S.p.A. si apre con una tra le opere liriche più popolari e amate dal pubblico, La bohème di Giacomo Puccini, che sarà in scena al Teatro Comunale di Treviso mercoledì 26 settembre alle ore 17.00 (Anteprima giovani), venerdì 28 settembre, ore 20.45 (turno A), domenica 30 settembre, ore 16.00 (turno C), martedì 2 ottobre, ore 20.45 (turno B).

Rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino nel 1896, La bohème è la storia romantica di Henri Murger (Scènes de la vie de Bohème) che, nella geniale versione di Giacosa e Illica, scritta un cinquantennio dopo, abbandona il pathos sentimentale delle illusioni di poeti e grisettes, immortalati per sempre da La signora delle camelie di Dumas figlio, per approfondire invece l’analisi di un mondo a tinte crude che oscilla radicalmente tra monocromia e cromatismo altrettanto esasperati, tra una soffitta e un Quartiere Latino.
L’esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera, ambientata nella Parigi del 1830. Uno d’essi, Rodolfo (tenore), incontra per caso Mimì (soprano), una grisette che abita in una soffitta attigua, s’innamora improvvisamente della fanciulla e la convince a unirsi a lui e festeggiare con gli amici la vigilia di Natale al Quartiere latino. Fra costoro appare anche Musetta (soprano), antica fiamma del pittore Marcello (baritono), che aveva poi abbandonato per correre dietro a nuove avventure; quest’ultimo cede ancora al fascino della ragazza ed entrambi si aggregano agli altri amici.
Ma la vita in comune si rivela ben presto impossibile: le scene di gelosia fra Marcello e Musetta sono ormai continue, come pure i litigi e le incomprensioni fra Rodolfo e Mimí, accusata di leggerezza e di infedeltà. Per di più Mimì è gravemente malata, e la vita nella soffitta potrebbe pregiudicarne ancor più la salute; ai due non resta che separarsi, nello struggente rimpianto delle ore felici trascorse insieme. Ma la fanciulla non può stare lontano dal suo Rodolfo: sentendo ormai prossima la fine, accompagnata da Musetta, lo raggiunge in quella soffitta che vide il loro primo incontro. Qui, ricordando con infinita tenerezza i giorni del loro amore, Mimì si spegne dolcemente vicino a Rodolfo.
Mimì, prototipo dell’eroina pucciniana, è il baricentro dolcissimo e disperato di questo spietato teorema delle passioni. In un gioco di specchi, Marcello e Rodolfo alludono infatti l’uno all’altro, proprio come la protagonista ha un proprio contraltare "disinibito" nella sarcastica Musetta. L’amore non sopravvive in un mondo che ragiona in termini economici, positivisti: Puccini è il più gran cronista in musica di questa amara percezione, che non risparmia coloro i quali credono che l’adesione a una "Bohème" artistica e esistenziale li metterà al riparo dalle asprezze dell’esistenza.

L’opera si avvale di un doppio cast di cantanti (il secondo cast si esibisce domenica 30 settembre), dell’Orchestra del Teatro la Fenice, del Coro Athestis, diretto da Alessandro Toffolo e del Coro di voci bianche San Filippo Neri, diretto da Ubaldo Composta. Sul podio il direttore Carlo Montanaro. La regia è curata da Ivan Stefanutti. L’opera è stata coprodotta da Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro dell’Aquila di Fermo, Fondazione La Fenice di Venezia; in collaborazione con Regione Veneto e Comune di Treviso. L’allestimento è di Bassano Opera Festival, Comune di Padova e Orchestra Filarmonia Veneta.
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Prezzi biglietti: da € 12,00 a  € 55,00.

Per informazioni: 0422 540480 biglietteria@teatrispa.it

La vendita dei biglietti inizia martedì 25 settembre dalle ore 15,00 alle 18,00 presso tutti i teatri. (Teatro Comunale, Teatro Eden, Teatro Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto, Teatro Careni di Pieve di Soligo).

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